Castorano, il cuore del Piceno. Terra variegata, multiforme, spettacolare. Dalla montagna al mare, dai borghi alle piazze storiche, dai crinali alle valli, dalle colline ai laghi.
Nella parte meridionale delle Marche, al confine con l’Abruzzo, c’è un tesoro.
Dorsali collinari che scendono dai misteriosi Monti Sibillini al Mare Adriatico, attraversando strette vallate percorse da fiumi e torrenti. E poi la costa, con le sue terrazze sul mare, dove nel Medioevo nascono centri urbani unici e preziosi. Allo stesso modo, sui crinali, l’uno a fianco all’altro, sorgono nel corso dei secoli castelli fortificati protetti da torrioni e mura, che hanno sempre cercato di conservare la propria autonomia nei confronti delle due potenti città perennemente in lotta, Ascoli e Fermo. A portare una nuova urbanizzazione è il post Seconda Guerra Mondiale, con lo sviluppo dell’industria manifatturiera che si affianca ad un’attività agricola basata su uliveti, vigneti, frutta, ortaggi e, all’interno, boschi di castagni e faggi.
La zona di Castorano è compresa nel cosiddetto “Crinale dei Piceni”, un percorso che si snoda per circa 40 chilometri, risalendo le pendici delle colline tra le valli del Tesino e del Tronto, attraversando la strada del vino doc Rosso Piceno Superiore, e comprendendo altri splendide location come Acquaviva, Offida e Castignano, insediamenti dell’antico popolo dei Piceni.