Rappresentanti e custodi del saporito patrimonio gastronomico di carni e salumi del Piceno sono i Monti Sibillini, territorio legato all’attività pastorale e alla transumanza, e ambiente naturale di sviluppo delle razze autoctone marchigiane, come la pecora sopravvissana e la razza bovina marchigiana, nonché territorio di grandi tradizioni dal punto di vista dell’utilizzo e della conservazione della carne suina, a cavallo tra gli antichi usi piceni e quelli maceratesi, e influenzata dalla norcineria umbra. La pecora sopravvissana proviene anticamente dal territorio laziale, a partire dal quale si è diffusa molti secoli fa nelle Marche. Molto apprezzata un tempo per la sua lana, questa razza ovina, che rischia oggi l’estinzione, viene allevata nel Parco dei Sibillini per l’utilizzo della carne d’agnello, tradizionale protagonista della cucina picena e del suo celebre fritto misto all’ascolana.La razza bovina marchigiana, la cui origine risale alla metà del XIX secolo, si caratterizza per essere particolarmente adatta al pascolo in aree difficili e impervie, e alla produzione di ottima carne di qualità, rosata e a grana fine. E’ rifacendosi a queste antiche tradizioni che l’azienda agricola e il ristorante dell’agriturismo Il Crinale offrono ai clienti un gustoso assortimento di carni provenienti dai propri allevamenti in loco, cucinate in modo da valorizzarne profumi e sapori, secondo gli usi locali che le arricchiscono della fragranza del rosmarino, alloro, aglio, finocchietto selvatico, tutti aromi che contraddistinguono il gusto vivace del territorio. Un’indispensabile carrellata sui salumi non può che annoverare